Non bisogna avere fretta. Come in un sortilegio ciò che appare non è.
Mura anonime, piccoli negozi sgraziati, vicoli insignificanti, un tranello spiazzante accoglie lo straniero. Solo un passo più in là si compie la magia, vigneti di uva passa da strappare a morsi e alberi di fico zuccherini, ossidiane luccicanti e vapori di zolfo, dammusi a strapiombo sul mare. Paradiso è nuotare nelle acque nere, lucide, stranianti, a Pantelleria.
© Patrizia Galia 2020












